Quando si parla di cessione del quinto come forma di prestito personale, alcuni possono fare un po’ di confusione con altri strumenti finanziari.  In particolare, si tratta di delega del pagamento, nota anche come prestito delega o doppio quinto. Forse la confusione deriva proprio dal nome che sembra simile, ma in realtà sono due soluzioni simili ma comunque differenti.

Vale la pena dare un piccolo approfondimento tra cessione del quinto a Roma e deleghe di pagamento, fino ad arrivare ad alcune considerazioni interessanti per avere accesso a un credito maggiore.

Delega di pagamento: come funziona

La delega di pagamento è un tipo di prestito personale che prevede una trattenuta alla fonte in busta paga. Fino qui è molto analogo ma la differenza sta nel fatto che il datore di lavoro ha facoltà di concedere la cessione del quinto a Roma. Lo stesso vale per l’ente previdenziale quando a richiedere il prestito è un pensionato.

Le differenze tra la cessione del quinto e la delega

Arriva finalmente il momento di capire quali sono le differenze principali tra le due forme di prestito personale.

Se da una parte la cessione del quinto a Roma è un diritto per il lavoratore a cui il datore di lavoro non può sottrarsi, dall’altra la delega del pagamento è una facoltà. In pratica, il datore di lavoro può decidere di non concederla. La delega di pagamento è possibile solo nel momento in cui il datore di lavoro, sia privato che pubblico, dà il suo consenso.

Naturalmente, lo stesso discorso vale per l’ente previdenziale quando il richiedente del prestito è un soggetto che percepisce una pensione di anzianità.

Perché combinare le due modalità

Nel momento in cui la delega di pagamento è abbinata alla cessione del quinto a Roma, si ottiene uno strumento di credito che permette di avere accesso a delle cifre elevate in rapporto alla mensilità che viene percepita dal lavoratore. In pratica, si tratta di impiegare circa il 40% della retribuzione netta mensile per un tempo di massimo 10 anni.