Negli ultimi periodi di reclusione forzata, sono spariti dagli scaffali dei negozi prodotti come lieviti e farine perché un po’ tutti, avendo più tempo a disposizione, si sono dedicati alla panificazione, alla preparazione dei dolci ma soprattutto si sono improvvisati pizzaioli. Molti avranno scoperto che ottenere una buona pizza non è così facile come si potrebbe pensare. Il segreto non sta tanto nel lievito ma nella farina. In questo breve articolo, vediamo di capire qual è la farina migliore per fare la pizza e anche il perché.

La farina per la pizza: quale si usa

Per iniziare, meglio rispondere alla domanda che tutti si fanno per mettere in tavola l’emblema dell’Italia: la pizza. Per realizzare una base perfetta, ci vuole la farina di grano tenero. Proprio così: non ci sono altri segreti dietro alla pizza perfetta. Il grano tenero è l’unico in grado di regalare una lievitazione e alveolatura perfetta. Questo tipo di grano è capace di conferire struttura e stabilità a tutte le preparazioni. Per esempio, si usa anche per la brazadela ferrarese e tanti altri dolci da forno.

Perché non usare altre farine

Certo, oggi si parla tanto di farine integrali e di grani antichi ma non sono la stessa cosa. Solo la farina di grano tenero rende la pizza leggera, ariosa, digeribile e ben sviluppata. È al base per approcciarsi alla preparazione del piatto nazionale. Con un po’ di pratica, è poi possibile aggiungere altre farine. Non è possibile fare la pizza solo con la farina integrale per un semplice motivo. La crusca presente nella farina impedisce all’impasto di lievitare al massimo. La crusca ha un certo peso e quindi limita lo sviluppo della pasta. L’ideale è quindi mescolare le farine integrali con la farina di grano tenero.

Ricca di glutine

Purtroppo, chi è celiaco dovrà rinunciare alla pizza perché la farina di grano tenero è piena di glutine. È proprio il glutine a rendere la pizza perfetta perché a contatto con l’acqua sviluppa il glutine la fantomatica  maglia elastica.