Ci sono moltissimi tipi di elettrodi per saldatrice che vengono scelti in anse al risultato che si vuole ottenere ma anche altri fattori. Ci sono elettrodi rutilici, basici, in ghisa, cellulosici e in acciaio che possono esser usati epe realizzare una saldatura ad arco tradizionale – il sistema più diffuso in assoluto perché facile, pratico e pulito.

Tutti gli elettrodi per saldatrice hanno delle sigle che indicano per cosa possono esser utilizzati. Altro fattore importantissimo per poter scegliere gli elettrodi migliori per la saldatura è il diametro. I diametri che le saldatrici per l’hobbistica ma anche di tipo industriale sono dai 1,6 ai 4 mm. Gli elettrodi con diametri maggiori sono però meno consigliati per le macchine per il fai da te perché di solito hanno necessità di un grande amperaggio che può far saltare il contatore della luce di casa.

Gli elettrodi rutilici

In generale, si può dire che gli elettrodi per la saldatrice di tipo rutilici sono più facili da utilizzare perché risultano esser molto scorrevoli su ogni tipo di metallo. Possono esser utilizzati anche su lamine sottili. Il cordone che si crea è bello da vedere. L’unico difetto è che la saldatura può risultare meno resistente nel tempo.

Gli elettrodi basici

Si possono però preferire altri tipi di elettrodi per una saldatrice come quelli basici. Questa seconda tipologia consente di eseguire della saldature molto resistenti per dare risposta alle esigenze più importanti in campo industriale, soprattutto. Si usano meno in ambito del bricolage perché sono strumenti un po’ difficili da maneggiare che spesso sono utilizzati perciò dagli esperti professionisti del settore. Ci vuole una certa esperienza per maneggiare un elettrodo basico che non scorre liscio come uno rutilico.

Gli elettrodi in tungsteno

Si usano invece gli elettrodi in tungsteno sono per le saldature di tipo TIG, questo tipo di elettrodo non si consuma mano a mano che si procede con al saldatura ma il lor unico compito è quello di tramettere l’elettricità.