Le sirtuine costituiscono una famiglia di proteine naturalmente presenti nel nostro organismo, e sin dalla loro scoperta, hanno destato un notevole interesse da parte di medici e scienziati. Giocano, infatti, un ruolo chiave nel metabolismo lipidico (dei grassi) e glucidico (degli zuccheri) e nei disordini metabolici, ma non solo. Questa classe di proteine enzimatiche, infatti, è coinvolta anche nel processo di invecchiamento. Le sirtuine sono complessivamente sette, tuttavia quella su cui si sono focalizzate la maggior parte delle ricerche è la Sirtuina 1, chiamata anche SIRT 1. Tale proteina, presente in tutti i tessuti dell’organismo, si localizza principalmente nel nucleo delle cellule.

È emerso, nel corso di numerosi studi, come SIRT1 sia in grado non solo di allungare la vita media, ma anche di prevenire l’insorgenza di malattie metaboliche (es. il diabete di tipo 2); patologie oculari associate all’età (cataratta, degenerazione maculare, glaucoma); malattia cardiovascolari; patologie neurodegenerative e persino l’obesità. Il principale meccanismo in grado di regolare le sirtuine è la restrizione calorica (in associazione all’attività fisica) del 30-40% rispetto all’assunzione considerata “normale”. Tale approccio, come dimostrato da una nutrita letteratura, è in grado di migliorare la resistenza allo stress, decelerare il declino funzionale e ridurre l’insorgenza di patologie legate all’età, tuttavia ha dei limiti. Un regime dietetico di questo tipo, infatti, non è un applicabile sul lungo periodo. Per questo motivo gli esperti hanno spostato la loro attenzione su composti che fossero in grado di stimolare le sirtuine.

Gli studiosi hanno scoperto così alcune sostanze naturali in grado di attivare le sirtuine, come il resveratrolo, la quercetina, lo pterostilbene, la polidatina e altri composti naturali come l’onokiolo, l’acido ellagico, la vitamina B3 (niacina) e Sali minerali quali zinco, selenio e cromo. L’obesità è associata, generalmente, a un’altra condizione: l’insulino-resistenza. Diversi studi hanno dimostrato che il resveratrolo, è in grado di stimolare l’attivazione di SIRT 1 aumentando la sensibilità all’insulina e migliorando il metabolismo glucidico e lipidico a livello epatico. Questo composto, già noto per il suo ruolo protettivo nei confronti di molte patologie (es. malattie neurodegenerative e cardiovascolari), viene sintetizzato da numerose piante e abbonda nell’uva e nel vino rosso. Grazie al resveratrolo, che risulta uno degli attivatori di Sirtuine più potente, si è osservato un abbassamento dei livelli di glucosio e una diminuzione del peso corporeo. Questi cambiamenti, del tutto positivi, potrebbero quindi portare a una migliore condizione  di salute generale e a un aumento dell’aspettativa di vita.