Nel momento in cui due genitori decidono di separarsi, sposati o conviventi, bisogna trovare un accordo su diversi aspetti come la gestione dei figli della coppia e l’assegno di mantenimento degli stessi. Spesso è proprio l’aspetto economico il motivo principale di disaccordo tra genitori che costringe loro a rivolgersi al giudice per quello che viene definito divorzio giudiziale.

Gli studi legali Bologna spesso vengono interpellati per le cause di separazione e divorzio perciò vale la pena fare un apprendimento su come viene calcolato l’assegno di mantenimento che uno coniuge versa a quello che l’affidamento esclusivo o nel caso dell’affidamento congiunto con collocamento prevalente.

Le condizioni economiche dei genitori

Per calcolare l’assegno di mantenimento si tengono presenti le condizioni economiche dei genitori che vogliono separarsi. Il giudice può chiedere un accertamento fiscale per ricostruire il patrimonio dei due coniugi. Bisogna tenere presente il reddito di entrambi ma anche eventuali patrimoni immobili e mobili nonché proventi derivanti da azioni, titoli E simili.

Il tenore di vita

È importante capire che l’assegno di mantenimento deve sempre garantire il medesimo tenore di vita ai figli minorenni della coppia. Il tenore di vita deve essere lo stesso rispetto a quello prima della separazione. Infatti, le spese vengono calcolate in relazione a quelle fatte in precedenza per non creare squilibri ai figli minorenni ma anche a quelli maggiorenni non autosufficienti.

Le spese per l’istruzione ma anche lo svago

Per definire l’importo dell’assegno di mantenimento il giudice tiene presente anche quali solo le spesa da sostenere per l’istruzione delle figlie minorenni. Non è finita qui poiché nel computo rientrano anche tutte le spese necessarie per l’attività extra scolastica come può essere lo sport, la musica etc.

Molti pensano che sia finita qua ma in realtà ci sono altre spese da mettere in contro come quelle relative allo svago come può essere il cinema, le visite ai musei e molto altro ancora. Anche il vestiario rappresenta una spesa che deve essere calcolata nell’assegno di mantenimento.