Quando si parla di frattura dell’anca, si fa riferimento a un evento da considerarsi piuttosto grave. Il trattamento si articola in due fasi; la prima riguarda l’intervento chirurgico per riparare o sostituire l’articolazione in base alle condizioni del paziente. La seconda parte prevede invece la riabilitazione fisioterapica.

L’intervento chirurgico per la frattura dell’anca

Solitamente in seguito alla frattura dell’articolazione dell’anca, si prevede un intervento chirurgico che ha lo scopo o di riparare o di sostituire l’intera articolazione.

L’intervento chirurgico accorcia di molto il periodo di ripresa. Infatti, il paziente dovrà rimanere per un periodo migliore a letto abbassando quindi tutti i problemi e le conseguenze che ne derivino tra cui l’aumento di rischio di embolia polmonare e le piaghe da decubito. Grazie all’intervento chirurgico, chi è stato colpito da frattura dell’anca inizia a camminare e riprendere le normali attività quotidiane nel giro di poco. Infatti, già dopo uno o massimo due giorni è consigliabile fare qualche passo, magari con l’aiuto di un deambulatore o un infermiere a domicilio Roma.

L’intervento chirurgico prende il nome di riduzione con fissazione interna a cielo aperto e consiste nel riparare l’anca se non è particolarmente compromessa. Invece, quando la frattura è più grave o l’apporto sanguigno ai tessuti viene interrotto, si procede con la sostituzione che prende il nome di artroplastica.

La riabilitazione dopo la frattura dell’articolazione dell’anca

Oltre all’intervento chirurgico, risulta fondamentale la riabilitazione  e la fisioterapia che iniziano il prima possibile già in ospedale il giorno successivo all’intervento.

Soprattutto nel primo periodo, la fisioterapia è una ginnastica passiva poiché il paziente viene coadiuvato dal fisioterapista o da un valido infermiere a domicilio Roma nello svolgere gli esercizi prescritti.

Camminare e fare movimento fisico, anche molto blando, è fondamentale per riprendere la mobilità ed evitare la perdita della funzione motoria. Si tratta di un rischio particolarmente concreto nei soggetti più anziani che presentano già problemi di salute e un quadro clinico complesso. Per evitare conseguenze gravi dovute a una prolungata permanenza a letto, le persone anziane dovrebbero essere seguite in maniera costante durante l’arco della giornata anche a un valido infermiere a domicilio Roma.