L’intervento di chirurgia plastica che serve per correggere i difetti delle orecchie si chiama otoplastica a Milano. Possono esserci diversi difetti di natura estetica che colpiscono il padiglione polare esterno, la parte chi si vede dell’orecchio composta di cartilagine, un tessuto flessibile e morbido.

Non è obbligatorio sottoporsi all’intervento di otoplastica a Milano perché i difetti non hanno ripercussioni di natura funzionale dato che non compromettono in alcun modo l’udito. Vediamo di capire meglio quali sono i difetti più frequenti che spingono le persone a sottoporsi a questo intervento preliminare imbarazzo legato a tale condizione.

Le orecchie a sventola

Si parla di orecchie a sventola, oppure ad ansa, quando l’angolo del padiglione auricolare è superiore a 30°. Il padiglione auricolare esterno sporge un po’ troppo e si nota molto ai lati del capo. Vi  una componente genetica nelle orecchi e sventola, cioè si tramandano di padre in figlio. È facile che i componenti della stessa famiglia presentino una condizione di questo tipo, infatti.

Questo difetto non ha conseguenze negative sull’udito, ma p solo un problema di natura estetica e non funzionale. Ci si può sottoporre all’operazione di otoplastica a Milano per eliminare il difetto quando provoca imbarazzo.

Non si procede con l’operazione prima che il paziente abbia compiuto 7- 8 anni perché prima l’orecchio deve ancora svilupparsi del tutto. Se l’intervento è fatto prima, è facile che i risultati vengano cancellati e vanificati per via della crescita.

Le orecchie sporgono decisamente meno dopo l’operazione di chirurgia estetica e così la persona si sente più sicura con sé stessa e l’imbarazzo sociale sparisce.

La macrotia

La macrotia è un altro difetto estetico delle orecchie che si corregge con la otoplastica a Milano. In questo caso, l’orecchio è più grande del normale: maggiore di 58 – 62 mm nelle donne e maggiore di 62 – 66 mm negli uomini. La macrotia può colpire anche una sola delle orecchie. Anche in questo caso, il difetto è solo estetico e non compromette la capacità uditiva.