Iniziando dal 2020 ed entro il 2022, le frequenze occupate dal digitale terrestre, che oggi permette a tutte le famiglie di vedere i programmi preferiti, dovranno essere liberate, per far spazio alla rete 5G a livello europeo.
Tutti i canali televisivi di conseguenza potranno trasmettere solo utilizzando il nuovo standard, che ha come sigla MPEG 4, inizieranno dapprima le emittenti locali, alle quali seguiranno i canali della RAI, e per ultime le altre trasmittenti, tutto il passaggio dovrà completarsi entro il 30 giugno del 2022.
Molti sono i dubbi dei telespettatori, fedeli ai programmi che più seguono, il vero dilemma è se è meglio acquistare un nuovo decoder o se bisogna disfarsi del vecchio apparecchio e sostituirlo con uno di più recente fabbricazione, perfettamente compatibile.
La maggior parte dei televisori presenti nelle case degli italiani, dovrebbero già essere predisposti per ricevere e trasmettere il nuovo segnale di codifica, ovvero il novo standard MPEG4, meglio conosciuto come DVB-T2.
Già nel lontano giugno del 2016 i produttori erano obbligati ad immettere sul mercato solo apparecchi, perfettamente compatibili con il nuovo sistema, proprio per evitare ulteriori esborsi ai consumatori, nel momento del passaggio.
I televisori prodotti negli anni antecedenti a questa data, potrebbero avere dei seri problemi nel ricevere il segnale, nella maggior parte dei casi, però, sarà sufficiente abbinare all’apparecchio un moderno decoder, per vedere tutte le trasmissioni, però dopo la data del 2022, coloro che non saranno attrezzati, non potranno vedere alcun canale.
Tutti coloro che invece decidono per un futuro acquisto, tanto per stare tranquilli, è bene che facciano particolare attenzione alle vendite on line o a quelli che potrebbero sembrare sconti troppo vantaggiosi, il rischio potrebbe essere di ritrovarsi con una TV poco funzionale.